martedì 27 ottobre 2015

Il Chimigramma

Giovedì 22 con il professore Manfredini abbiamo allestito la classe a laboratorio fotografico per creare un chimigramma.
Il chimigramma è un immagine fotografica a tutti gli effetti ottenuta in luce ambiente senza l'utilizzo della macchina fotografica.
Per realizzare un chimigramma bisogna prendere tre vaschette della stessa grandezza e una quarta più piccola.
Nella prima vaschetta è contenuto lo sviluppo composto da idrochinone e acqua in un rapporto 1:9.
Lo sviluppo serve per accelerare il processo di annerimento del sale d'argento presente sulla carta fotosensibile.
Nella seconda è presente l'arresto formato da acqua e aceto(quando lo si possiede), utilizzato per rallentare il processo dello sviluppo e per non far entrare in contatto lo sviluppo con il fissaggio.
nella terza vaschetta, appunto, è contenuto il fissaggio formato da clorudio di sodio e acqua in un rapporto 1:4 e serve per sciogliere i rimanenti sali d'argento per stoppare la fase di annerimento.
Quindi per creare un chimigramma si usa una carta fotosensibile, la luce, lo sviluppo, l'arresto, il fissaggio, e una vaschettina con acqua utilizzata per lavare via i rimanenti residui presenti sulla carta fotosensibile.
Per creare il mio primo chimigramma ho immerso una mano nello sviluppo e l'ho premuta contro la carta fotosensibile.
Dopo qualche secondo sollevando la mano ho notato che dove premeva era rimasta un'impronta  nera.
Invece immergendo la mano nel fissaggio e poi di nuovo sollevandola da un'altra carta è rimasta un'immagine più chiara.
Dopo, immergendo le due foto nelle varie vaschette nel giusto ordine; sviluppo, arresto e fissaggio, ho ottenuto due immagini diverse.
Quella dove avevo immerso la mano nello sviluppo vedo un'impronta nera su sfondo bianco.
Invece in quella dove avevo immerso la mano prima nel fissaggio si vede un'impronta bianca su sfondo nero.
Nella seconda foto ho utilizzato il processo inverso, cioè sono partito dal fissaggio per poi tornare dallo sviluppo, dall'arresto e infine ancora nel fissaggio.



Black side
Light side


lunedì 19 ottobre 2015

Viodeoclip

Un senso è una canzone di Vasco Rossi estratta dall'album "Buoni o Cattivi" del 2004. Colonna sonora anche del film "Non ti muovere".
Questa canzone parla del desiderio di trovare il senso della vita, anche se apparentemente non c'è.
Quando nel testo dice "domani arriverà lo stesso" sta a significare che è possibile anche vivere senza un senso ma non è per niente soddisfacente e una volta intrapresa questa ricerca di significato non si può più smettere di desiderare di trovarlo.
Il brano non è del tutto pessimistico: la frase "domani è un altro giorno" può anche lasciare intendere che, anche se oggi non si è trovato un senso, domani si potrà fare un passo in avanti e trovare il bello della vita.
Di questa canzone mi ha colpito il fatto che Vasco Rossi l'abbia lasciata di libera interpretazione facendo in modo che chiunque potesse immedesimarsi ed esprimere le proprie sensazioni.
Un'altra cosa che mi ha colpito del testo è che nonostante la vita ci riservi situazioni sgradevoli, di disastri, morte e sofferenza, si può trovare la felicità nel giorno dopo e se non la si trova non bisogna arrendersi ma cercare giorno dopo giorno.
I movimenti che ho utilizzato sono soprattutto movimenti che partono dall'intera foto e si spostano verso il soggetto.
Le transazioni delle immagini di una stessa strofa sono soprattutto sfumate, invece il passaggio da un concetto ad un altro utilizzo lo sfumare verso il nero.
Nelle strofe ho utilizzato immagini con il quale ho interpretato il concetto della vita, della sera, della storia, ecc.
Soprattutto foto che fanno pensare e poco felici.
Invece nel ritornello ho usato foto che ricordano la gioia di vivere, l'alba, il tramonto e la bellezza del mondo.
Nell'ultima strofa ho voluto cambiare la mia interpretazione.
Il testo dice "voglio trovare un senso a tante cose".
Questa frase l'ho voluta interpretare come che anche se la vita delle volte è crudele, ci ha regalato bellezze naturali come gli animali e paesaggi.

domenica 11 ottobre 2015

Che cos'è la fotografia?

Il professore ci ha fatto rispondere a tre domande in relazione a che cos'è la fotografia per noi e come la utilizziamo nella vita di tutti i giorni.
Dopo abbiamo utilizzato le risposte per mettere a confronto parole con immagini.
Io ho risposto a che cos'è la fotografia per te con queste immagini:
L'ho sempre utilizzata per far rimanere impresso nella mente un ricordo.
L'ho sempre utilizzata per far rimanere impresso un ricordo.
L'ho sempre utilizzata per far rimanere impresso nella mente un ricordo.

Nella domanda come può essere impiegata nel campo della grafica e della comunicazione ho risposto in questo modo:
Per comunicare sensazioni.




Per comunicare sensazioni. 
Per comunicare sensazioni.

lunedì 5 ottobre 2015

Autoritratto

Ciao, mi chiamo Nicola e sono uno studente del Carlo D'arco di Mantova. Frequento il corso di Grafica e Comunicazione e questa è la mia carta d'identità: